“Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo. È la qualità più bella di un buon rivoluzionario.”
-Ernesto Che Guevara de la Serna-
La formazione di Ernesto Che Guevara de la Serna
Ernesto Che Guevara de la Serna nasce il 14 giugno 1928 a Rosario de la Fe, in Argentina, figlio della piccola borghesia trascorre una infanzia perlopiù spensierata, se non per un piccolo problema di Asma che affliggeva il giovane Guevara e che avrebbe costretto la famiglia, sotto consiglio dei medici, di trasferirsi nel più mite e secca Cordoba nel 1932
Visse, nel corso della sua adolescenza, un’esperienza accademica piuttosto travagliata, ispirato dalle vicende della guerra civile spagnola, per i quali i genitori si impegnarono attivamente, Ernesto cominciò a studiare privatamente, con il supporto costante della madre, politiche e ideologie del lontano Est.
Nel 1945 la famiglia Guevara si trasferisce a Buenos Aires, nella capitale Che Guevara si iscrisse alla facoltà di medicina collaborando con l’istituto di ricerche sulle allergie a titolo gratuito, nonostante le difficoltà economiche che la famiglia cominciò a vivere in quegli anni.
Nel 1951, all’età di 23 anni, il giovane Guevara decise di voler espande i propri orizzonti, così insieme al suo migliore amico Alberto Granados, intraprese il suo primo viaggio attraverso il Sudamerica e conoscerà in questa esperienza le complicate realtà di Cile, Perù, Colombia e Venezuela.
Tornato in patria Ernesto, senza non poche difficoltà terminò il suo percorso di studi, laureatosi nel 1953, desideroso di approfondire le dinamiche nascoste della vita politica Sudamericana, intraprese nuovamente un viaggio, lungo il quale incontrò Ricardo Rojo, un esule Argentino, insieme al quale cominciò a studiare il processo rivoluzionario in corso nel Paese.
Trascorse un’anno e nel 1954, il “Che“(nomignolo, il “Che”, affibbiatogli per la sua abitudine a pronunciare questa breve parola, una sorta di “cioè”, in ogni frase) giunge a Città di Guatemala dopo un lungo e illuminante viaggio, dove scoprì Guajaquil (Ecuador), Panama e San Josè de Costa Rica, decise quindi di rinunciare alla carriera medica e cominciò Frequentare ritrovi di rivoluzionari affluiti quell’anno in Guatemala e provenienti da tutta l’America Latina.
L’inizio delle rivoluzioni e l’incontro con Fidel Castro
Nei circoli rivoluzionari del Guatemala Ernesto Che Guevara de la Serna, incontrò la donna che, quello stesso anno, sarebbe diventata sua moglie, la Peruviana Hilda Gadea.
Il 17 Giugno Guevara tentò di organizzare una resistenza popolare in risposta all’invasione del Guatemala da parte delle forze mercenarie finanziate dall’United Fruit, una delle multinazionali più ricche del continente Americano, all’appello non rispose nessuno e il Guatemala cadde sotto l’influenza USA.
Il 9 luglio 1955, Ernesto Che Guevara prese parte, al numero 49 di via Emperàn a Città del Messico, ad uno degli incontri più famosi della storia, quello tra lui e Fidel Castro, in quell’occasione i due ebbero modo di confrontarsi per svariate ore, senza mai trovarsi in disaccordo, sul “nemico yankee“.
Al termine dello storico incontro il futuro “Lider Maximo Cubano” propose ad Ernesto di prendere parte alla spedizione per liberare Cuba dal “tiranno” Fulgencio Batista, il rivoluzionario argentino accettò di buongrado l’offerta e nel Novembre del 1956 i due sbarcarono a Cuba.
Terminata la Rivoluzione nell’Isola Cubana, il “Che” venne nominato direttore del Banco Nacional e ministro dell’Industria, con l’obbiettivo di ricostruire la logorata economia Cubana, essendosi lui rivelato, nelle ore più buie della rivoluzione, un elemento essenziale al fianco di Castro.
Gli ultimi anni di Ernesto Che Guevara de la Serna
Passarono gli anni e con il tempo Ernesto cominciò a sentirsi costretto dalla sclerotizzazione della burocrazia Cubana, abbandonò l’isola per addentrarsi nelle realtà afro-asiatiche, così nel 1964 partì per Algeri ed altri paesi africani, in Asia e in particolare a Pechino, dove studiò approfonditamente l’ideologia Comunista.
Carico di nuovi stimoli nel 1967, Ernesto Che Guevara, partì verso la Bolivia per prendere parte alla Rivoluzione che andava prospettandosi; presumibilmente il 9 Ottobre di quello stesso anno il “Che” venne tratto in agguato e ucciso dalle forze governative.
Diventò per i giovani della sinistra europea e non solo un mito laico, martire dei “giusti ideali“, Guevara è tutt’oggi considerato un simbolo dell’impegno politico rivoluzionario, anche se talvolta svilito a semplice gadget o icona da stampare sulle magliette.
“O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibilesconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell’intelligenza.”
-Ernesto Che Guevara de la Serna-