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Sondaggi politici (27 marzo-2 aprile). La spaccatura tra governo e Paese e la rincorsa del Pd

Ecco i sondaggi della settimana. Per tenersi aggiornati sulle intenzioni di voto e capire come le mosse della politica influenzano le idee dei cittadini. Per capire, in sostanza, l’indirizzo del Paese. Buona lettura!

È lunedì. E come ogni lunedì, vi accompagniamo nella lettura e nella comprensione dei dati relativi ai sondaggi politico-elettorali pubblicato dal sito ufficiale dei Sondaggi Politici ed elettorali a cura del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il Partito Democratico di Elly Schlein sembra non volersi più fermare. Per la quarta settimana di fila, infatti, il proprio elettorato aumenta (+0,6%) a discapito del Movimento 5 Stelle (-0,3%) e si appresta a superare la soglia psicologica del 20%. Forse è anche per questo che, negli ultimi giorni, i rapporti tra Schlein e Conte si sono raffreddati: un peccato, perché ora non è più utopia vedere un’opposizione unita su temi progressisti, ambientalisti, sui diritti civili. Resta invariato, invece, l’elettorato della maggioranza di governo. Ma ci sono cambiamenti rilevanti al suo interno: perde quasi mezzo punto Fratelli d’Italia (-0,4%), che cede parte dei suoi sostenitori a Forza Italia (+0,2%), mentre resta costante la Lega all’8,6%.

Il “trasferimento” di voti all’interno del centrodestra e il boom del Pd devono essere letti alla luce del grande tema che ha occupato la settimana in cui si sono svolte le rilevazioni: il dibattito su maternità surrogata, omogenitorialità e famiglie arcobaleno. Lo stop alle trascrizioni dei certificati di nascita esteri al comune di Milano, la grande manifestazione nel capoluogo lombardo, le forme di opposizione dei sindaci alla circolare prefettizia, le imbarazzanti dichiarazioni di esponenti del governo – reiterate nei giorni scorsi – e la proposta di legge del governo per punire ulteriormente quelle coppie che ricorrono alla maternità surrogata all’estero – in Italia è già reato – hanno letteralmente spaccato la società. E lo rilevano i sondaggi.

Tra i questionari degli istituti analizzati, infatti, ci ha colpito la frequenza con cui sono ricorse domande sui temi della GPA, dell’omogenitorialità, dell’adozione gay. E abbiamo deciso di approfondire. Ciò che ne è venuto fuori, appunto, è una vera e propria spaccatura. Per quasi il 42% degli italiani, infatti, la maternità surrogata dovrebbe essere uno strumento legale cui poter ricorrere, mentre per poco meno del 45% no – stupisce, in questo caso, l’alta percentuale di indecisi (13,4%). Ma i sondaggi hanno rilevato anche dati più precisi. Emerge, secondo il sondaggio autoprodotto effettuato da Izi, che gli elettori del centrodestra sono meno favorevoli alla GPA, ma con numeri tutto sommato non eccessivamente distanti (il 66,1% contro un 33,9% a favore), mentre la forbice diminuisce per gli elettori del Pd (54,6% a favore, 45,4% contrari). Il sondaggio di Quorum per Sky TG24 è ancora più netto: oltre a distinguere tra favorevoli solo per le coppie eterosessuali sterili (15%) e favorevoli per tutte le coppie (40%), Quorum intercetta l’appartenenza partitica del voto. Si scopre, allora, che il 54% degli elettori del centro-destra sono favorevoli alla GPA per tutti e il 44% alla GPA per coppie eterosessuali sterili, ma che i più radicali sono i sostenitori di Fratelli d’Italia (solo il 44% è favorevole, a differenza del 64% degli altri partiti del centro-destra). Colpisce, infine, che ben il 26% degli elettori del Movimento 5 Stelle, che a lungo si è proposto come principale partito di opposizione progressista, sia contrario alla GPA, molto vicino alle cifre del più conservatore Azione-Italia Viva (29%). Infine, secondo i dati di Proger IndexResearch, gli italiani non sono d’accordo con l’attuale legislazione in materia: solo il 16,9% degli intervistati è ritiene che chi si reca all’estero per avere un figlio tramite maternità surrogata debba essere arrestato e multato in Italia.

Anche sul tema delle adozioni gay, la società dimostra di non essere allineata alla politica.

Gli italiani, infatti, sono decisamente più favorevoli all’adozione gay che contrari, e anche all’interno degli stessi partiti più conservatori, secondo il sondaggio Izi, la distanza è minima (53,6% a favore, 46,4% contrari).

Ultimo argomento del dibattito, tanto caro alla destra più tradizionalista, sul quale la società si discosta nettamente dalla politica, è sul significato di famiglia. “Cos’è una famiglia?”, hanno chiesto agli intervistati due istituti (Ipsos per il Corriere della Sera e Izi), e ciò che ne è uscito fuori è che per la maggioranza (52%) le famiglie non sono solo quelle composte da “una mamma” e “un papà”, come piace ripetere al ministro Salvini. Non solo: sempre secondo Izi, il 70,5% degli italiani è favorevole al matrimonio egualitario (con una punta dell’81,7% per gli elettori del centro-sinistra).

Ecco spiegato il trend nelle intenzioni di voto della settimana. Confermato, in definitiva, dai dati sulla fiducia nel governo.

Di seguito i sondaggi che abbiamo considerato, seguiti, come sempre, dalla nostra media e dai dati sull’astensionismo.

Demopolis per Otto e Mezzo

Realizzato tra 21 e 22 marzo su un campione di 2.000 intervistati

Ipsos per Corriere della Sera

Realizzato tra 21 e 23 marzo su un campione di 1.000 intervistati

Proger IndexResearch

Realizzato il 22 marzo su un campione di 800 intervistati

Tecnè per agenzia dire

Realizzato tra 23 e 24 marzo su un campione di 1.000 intervistati

Termometro Politico per True Data

Realizzato tra 21 e 23 marzo su un campione di 4.200 intervistati

SWG per La7

Realizzato tra 22 e 27 marzo su un campione di 1.200 intervistati

Tecnè per RTI

Realizzato tra 26 e 27 marzo su un campione di 1.000 intervistati

Emg Different per Rai

Realizzato il 23marzo su un campione di 1.472 intervistati

Quorum per Sky TG24

Realizzato tra 21 e 23 marzo su un campione di 802 intervistati

Istituto Ixè

Realizzato tra 27 e 30 marzo su un campione di 1.000 intervistati

Euromedia Research

Realizzato il 29 marzo su un campione di 1.000 intervistati

Media Informazione Politica

Astensionismo

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Matteo Machet
Matteo Machet
Ho 31 anni e vivo a Torino, città in cui sono nato e cresciuto. Sono profondamente affascinato dal passato, tanto da prendere una laurea in storia - ambito in cui mi sto anche specializzando. Amo leggere, la cucina e la Sicilia, ma tra i miei vari interessi svetta il giornalismo: per questo scrivo articoli di storia, politica e attualità.

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