La politica italiana dovrebbe finalmente decidere come affrontare il tema delle riforme, mai più che oggi urge una necessaria riforma del fisco, del lavoro e delle pensioni che consenta di dare equilibrio ad un sistema un crisi.
Per esempio, nel dibattito politico fiscale in questi giorni il tema dei crediti d’imposta è fortemente in auge, sia rispetto al mondo della fiscalità della casa che a quello relativo al credito d’imposta Transizione 4.0
Questo soprattutto perché la settimana scorsa l’Ufficio Parlamentare di Bilancio è tornato ad esprimersi affermando che “Il Superbonus e, in misura minore, gli incentivi alle imprese Transizione 4.0 hanno inciso marcatamente sui conti pubblici lasciando una pesante eredità sul futuro”.
Sotto osservazione anche i dati, in crescita, sulla compensazione dei crediti d’imposta relativi alle agevolazioni previste per gli interventi edilizi e per gli investimenti in innovazione da parte delle imprese.
Si osservano compensazioni sensibilmente maggiori rispetto ai valori stimati di almeno il 30 per cento in più.
La cosa che preoccupa davvero tanto è che ormai da due anni tutte le previsioni fatte dal Decreto Rilancio in poi sui numeri dei crediti d’imposta siano puntualmente smentite e di molto dalle stesse istituzioni che le avevano fornite