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Sondaggi politici (10-16 aprile). I ritardi sul Pnrr non preoccupano gli elettori

Ecco i sondaggi della settimana. Per tenersi aggiornati sulle intenzioni di voto e capire come le mosse della politica influenzano le idee dei cittadini. Per capire, in sostanza, l’indirizzo del Paese.

È lunedì. E come ogni lunedì, vi accompagniamo nella lettura e nella comprensione dei dati relativi ai sondaggi politico-elettorali pubblicato dal sito ufficiale dei Sondaggi Politici ed elettorali a cura del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Settimana piatta, per quanto riguarda le intenzioni di voto degli italiani. Che, sostanzialmente rimangono invariate rispetto alla settimana appena passata.

Il primo partito, Fratelli d’Italia, resta stabile al 29%, così come il Movimento 5 Stelle e la Lega di Salvini. Lieve calo per il Partito Democratico (-0,1%): l'”effetto Schlein” sembra essersi esaurito, ora inizia la fase più difficile, quella di convincere gli elettori con in contenuti di un programma elettorale.

Magari, proprio a partire dal tema principe della settimana in cui si sono svolti i sondaggi: i ritardi sul Pnrr. Il governo, che già aveva messo le mani avanti, è stato molto esplicito: non sarà in grado di investire tutti i fondi che l’Unione europea ha destinato al nostro Paese. Una colossale occasione di crescita che rischia di andare perduta.

Grande balzo in avanti, invece, per Forza Italia, che segna un +0,3%. Risultato, questo, che forse può avere a che fare con l’apprensione che le condizioni di salute di Silvio Berlusconi suscitano nel Paese. Condizioni che, dalle ultime notizie di giornata, dovrebbero essere migliorate: il Cavaliere è uscito dalla terapia intensiva.

Chiudiamo con, forse, l’ultimo sondaggio in cui Azione e Italia Viva saranno accomunati, vista la rottura tra Calenda e Renzi. Al momento delle rilevazioni, Azione-Italia Viva si attestava come quinto partito italiano, ma con ogni probabilità la situazione è presto destinata a cambiare.

Di seguito i sondaggi che abbiamo considerato, seguiti, come sempre, dalla nostra media e dai dati sull’astensionismo (in lieve aumento). Questa settimana torna anche la rilevazione della fiducia nel governo.

Proger IndexResearch per Piazza Pulita

Realizzato il 5 aprile su un campione di 800 interviste

Tecnè per agenzia dire

Realizzato tra 5 e 7 aprile su un campione di 1.000 interviste

Termometro Politico per True Data

Realizzato tra 4 e 6 aprile su un campione di 4.100 interviste

SWG per La7

Realizzato tra 5 e 10 aprile su un campione di 1.200 interviste

Emg Different per Rai

Realizzato il 6 aprile su un campione di 1.402 interviste

Media della redazione di Informazione Politica

Astensionismo

Fiducia nel governo

Il tema del Pnrr, dunque, ha lasciato piuttosto indifferenti gli elettori. Forse perché viene sentito come un tema lontano, forse perché ancora gli effetti non si percepiscono nella vita quotidiana; o forse, e lo certifica sondaggio effettuato da Demopolis – Istituto di Ricerche per il programma di La7 Otto e Mezzo, l’italiani hanno una scarsa conoscenza di come il Pnrr è organizzato e dovrebbe essere attuato. Alla domanda “Lei saprebbe indicare almeno un progetto finanziato con i fondi del PNRR nel territorio in cui vive”, ben il 94% dei rispondenti risponde di no. Mancanza di chiarezza? Può darsi. Fatto sta che, purtroppo, non è un tema che scalda gli animi.

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Matteo Machet
Matteo Machet
Ho 31 anni e vivo a Torino, città in cui sono nato e cresciuto. Sono profondamente affascinato dal passato, tanto da prendere una laurea in storia - ambito in cui mi sto anche specializzando. Amo leggere, la cucina e la Sicilia, ma tra i miei vari interessi svetta il giornalismo: per questo scrivo articoli di storia, politica e attualità.

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