È lunedì. E come ogni lunedì, vi accompagniamo nella lettura e nella comprensione dei
dati relativi ai sondaggi politico-elettorali pubblicato dal sito ufficiale dei Sondaggi Politici
ed elettorali a cura del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del
Consiglio dei Ministri.
La settimana cui i sondaggi analizzati si riferiscono sono stati dominati da un tema: l’omogenitorialità e i diritti delle coppie omosessuali. Lo testimonia non solo l’enorme quantità di parole scritte sul tema da tutti i giornali nazionali, ma anche le domande collaterali che accompagnano i sondaggi sulle intenzioni di voto: in quasi tutti quelli cui ci siamo riferiti, infatti, agli intervistati è stato chiesto il loro parere sul diritto alla genitorialità per le coppie omosessuali.
E, soprattutto, le risposte tanto dei partiti di governo – le dichiarazioni di ministri e di esponenti della maggioranza – quanto dei partiti di opposizione – la grande manifestazione a Milano del 18 marzo – hanno avuto un immediato riflesso sulle intenzioni di voto. Fratelli d’Italia, dopo un lungo periodo in cui il consenso nei suoi confronti è sceso (fin sotto la soglia del 30%), ha registrato un nuovo balzo in avanti (+0,2%), dimostrazione che la linea identitaria sui diritti delle coppie arcobaleno paga, in termini elettorali. Ma ha pagato anche la dura reazione del Partito Democratico, che continua a crescere (questa settimana ha segnato un +0,3%) sulla scia dell’effetto Schlein e ad erodere potenziali voti agli altri partiti di opposizione
Un’interpretazione che è dimostrata dal consenso che la leader del Pd è stata in grado di addensare nella sua figura, sempre più in ascesa. E che il tema dei diritti Lgbtq+ non può che rendere ancora maggiore – lei che è dichiaratamente omosessuale. Proprio perché la politica, sempre più, significa identificazione in un leader prima ancora che in un programma.
Di seguito i sondaggi che abbiamo considerato, seguiti dalla nostra media e dai dati sull’astensionismo e la fiducia nel governo Meloni.