Valentino Rossi, o meglio il Dottore, è considerato un’icona assoluta nel mondo delle due ruote. Non sono solo i suoi incomparabili successi a fare di lui un grande personaggio, è anche la comicità e la leggerezza che lo rendono uno dei più grandi sportivi che il motorsport abbia mai avuto.
È il 16 febbraio 1979 quando nasce, a Urbino, uno dei più grandi campioni di motociclismo che la storia abbia mai conosciuto. Il suo nome è Valentino Rossi. Figlio dell’ex pilota Graziano Rossi, il dottore è un predestinato: instaura un certo feeling con i motori sin dall’età di 11 anni.
La carriera del pilota italiano registra dei numeri impressionanti: sono 115 le vittorie, 235 i podi e 9 i titoli mondiali vinti. Un percorso leggendario quello di Rossi, che detiene il primato di successi in MotoGP, con 89 trionfi.
Valentino è lo sportivo italiano più seguito sui social, grazie alla vena di leggerezza e ironia con cui è riuscito a conquistare il pubblico.
Il pilota di Tavullia è considerato una leggenda dello sport italiano, ripercorriamo le fasi più importanti della sua carriera: dall’esordio mondiale all’addio al motociclismo.
Valentino Rossi: l’eroe del motomondiale
Il debutto al Motomondiale risale al 1996, Rossi guida un’Aprilia SR. Per il primo podio bisogna aspettare 5 mesi, quando il ragazzo prodigio si posiziona terzo nel GP d’Austria. La prima vittoria in carriera arriva qualche giorno dopo nel circuito di Brno, il 18 agosto del 1996. Un anno dopo, nell’agosto del 1997, nello stesso circuito, il dottore conquista il primo mondiale 125. È l’inizio di una leggenda.
L’anno successivo Valentino passa alla classe superiore: la 250. La prima stagione serve a prendere un po’ di confidenza, alla seconda stupisce tutti. Si distingue subito, ad un anno dall’esordio, è campione del mondo 250. È il suo secondo titolo mondiale.
Nel 2001 Rossi fa un ulteriore salto di qualità, inizia a competere tra i grandi passando alla classe 500 con la Honda. Con 11 vittorie su 16 gare, è il dominatore incontrastato della competizione. Era la categoria che aveva creato i miti del motorsport, trionfare nella sua ultima edizione, era l’obiettivo del dottore. Sarebbe passato alla storia, e così fu. A Rio, conquista il motomondiale classe 500.
È il 2003 quando il fuoriclasse di Tavullia decide di azzardare, accettando nuove sfide. L’Honda era stata una grande casa, forse però troppo seria e professionale. Valentino decide di cedere al corteggiamento della Yamaha. Il primo è un anno con poche soddisfazioni, è solo uno il podio conquistato in tutta la stagione. Nel 2004 arriva il titolo mondiale più bello: quello conquistato in Australia con la Yamaha, coronato dal lancio del casco alla folla.
Valentino sembra invincibile, nel 2005 conquista il secondo titolo consecutivo con la Yamaha. Il record di Doohan è eguagliato, il dottore non si ferma più.
Dopo due anni di transizione, nel 2008 arriva l’ottavo titolo mondiale. I numeri sono strabilianti, 16 i podi raggiunti su 18 gare disputate. Il 2009 è un anno da incorniciare per Valentino: conquista la vittoria numero 100 in carriera. È l’anno dell’ultimo mondiale, il più sofferto, vinto in Malesia con una terza posizione.
Dopo aver gareggiato all’ultimo GP a Valencia, il re del motociclismo, ha annunciato il suo ritiro. Grazie di tutto, Vale.
Valentino Rossi: i record
Quella di Valentino Rossi è una carriera che ha segnato indelebilmente il mondo delle due ruote. Il dottore è tra i piloti più titolati del motociclismo, può vantare di 9 vittorie mondiali e detiene uno dei primati più importanti nella storia del motomondiale: è l’unico ad aver vinto il titolo in quattro classi differenti (125,250,500 e MotoGP).
Valentino ha il primato per podi conquistati nella storia. Ha collezionato ben 235 piazzamenti nelle prime posizioni, di cui:
- 176 in MotoGP;
- 23 nella classe 500;
- 21 nella 250;
- 15 nella categoria 125.
A rendere ancora più sorprendente la carriera di Valentino Rossi è un altro record. Il dottore è riuscito a salire sul podio negli ultimi 4 decenni: 1990,2000,2010,2020; Dato impressionante, che esplicita l’importanza del campione nel mondo delle due ruote. Sono 115 invece i primi posti conquistati in carriera, 7 in meno di Giacomo Agostini che si trova al vertice della classifica.
Rossi annuncia il suo ritiro il 14/11/21. La somma tra 14,11 e 21 è proprio 46, numero con cui ha sempre gareggiato in ogni competizione. Sarà solo una coincidenza?