Gli esperti hanno espresso preoccupazione per la prolungata siccità che sta attualmente devastando il Corno d’Africa. Etiopia, Somalia e diverse parti del Kenya Arusha sono rimaste sole in un mondo indifferente
Le cause della siccità nel Corno d’Africa
Sei stagioni piovose fallite consecutive in una regione con elevata dipendenza dall’agricoltura pluviale, a cui si aggiungono recenti riduzioni dei tassi di crescita economica, rapida crescita della popolazione, deboli capacità istituzionale e alti livelli di conflitto; rendono particolarmente vulnerabile agli impatti del cambiamento climatico l’intera area del Corno d’Africa.
La condizione climatica estrema che colpisce oggi il Corno d’Africa non è che un disastro annunciato ed è proprio agli anni di pioggia mancate che si può ricondurre la causa di diversi fenomeni che hanno colpito l’area negli anni; massicci sfollamenti delle comunità e l’intensificarsi dei conflitti interni ne sono solo un esempio.
Ad aggravare la situazione dei paesi del Corno si aggiunge un continuo aumento dei prezzi alimentari, riconducibili anch’essi alle condizioni meteorologiche sfavorevoli, si stima infatti che oltre 58 milioni di persone nella vasta regione si trovano oggi in una condizione di “insicurezza alimentare”; gli esperti avvertono che la situazione non potrà che peggiorare per i paesi maggiormente colpiti dalla siccità come: Etiopia, Somalia e diverse parti del Kenya.
L’appello della Dott.ssa Pamela Kaithuru
La dottoressa Pamela Kaithuru, affermata psicologa Keniota, lancia un appello alla comunità internazionale e sopratutto ai governi locali, perché prendano seriamente in considerazione i danni psicologici che la siccità ha comportato, comporta e comporterà in futuro nell’enorme territorio del Corno d’Africa.
La Dott.ssa Kaithuru in un’intervista radiofonica avrebbe evidenziato un esponenziale aumento di condizioni cliniche allarmanti riconducibili agli effetti dei cambiamenti climatici; il fenomeno, ha dichiarato, sarebbe stato supportato da una conclamata dipendenza delle economie nel Grande Corno d’Africa alla benevolenza del clima.
Il governo è stato invitato, dalla comunità medica Keniota, a integrare la salute mentale nei programmi di intervento in materia di cambiamenti climatici, ammonendo che: “Il peggioramento della crisi mostra come il cambiamento climatico minacci la vita e i mezzi di sussistenza di centinaia di migliaia di persone”.
“La progettazione di programmi di intervento che escludono l’integrazione della salute psicosociale e mentale sta rendendo un disservizio alle comunità che soffrono di stress e depressione a causa di perdite dovute a gravi impatti del cambiamento climatico come la siccità di cui si è assistito in alcune parti del paese”. Ha aggiunto la Dottoressa Kaithuru.
L’appello alla comunità internazionale
Il rapporto Lancet Countdown, una pubblicazione annuale supportata da Wellcome, ha rilevato quest’anno che il cambiamento climatico aumenta il rischio di insicurezza alimentare, malattie infettive e malattie legate al caldo. Ha riferito che le morti legate al caldo sono aumentate di due terzi negli ultimi due decenni. È stato scoperto che gli impatti sulla salute del caldo estremo includono condizioni esacerbanti come malattie cardiovascolari e respiratorie, che causano colpi di calore e danneggiano la salute mentale.
Il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) ricorda che per evitare impatti catastrofici sulla salute e prevenire milioni di morti legate ai cambiamenti climatici, il mondo deve limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C.
L‘IPCC osserva che la crisi climatica colpisce le persone che contribuiscono meno alle sue cause e che sono meno in grado di proteggere se stesse e le proprie famiglie da essa; persone in paesi e comunità a basso reddito e svantaggiati.
La crisi climatica minaccia di annullare gli ultimi cinquant’anni di progressi nello sviluppo della regione africana, nella salute globale e nella riduzione della povertà, rischiando solo di ampliare ulteriormente le disuguaglianze sanitarie esistenti tra e all’interno delle popolazioni.
Il cambio di rotta verso il cambiamento
Negli ultimi anni, è diventato sempre più chiaro che il cambiamento climatico ha il potenziale per avere un grave impatto sulla salute di tutti in tutto il mondo. Una delle maggiori sfide del nostro tempo sarà comprendere meglio questa crescente minaccia in modo da poter contribuire a proteggere la salute umana.
Queste temperature estreme hanno portato quella che una volta poteva essere un’idea astratta o teorica del cambiamento climatico molto vicino a casa ma lontano in termini di ripercussioni. Ma ogni aumento di gradi Celsius in tutto il mondo si traduce in un risultato potenzialmente devastante per la salute.
La speranza oggi è che la maggiore consapevolezza porti all’intensificarsi delle ricerche sugli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute umana, possiamo quindi utilizzare le prove per identificare le lacune in cui potrebbero essere necessari prodotti e soluzioni innovative per sostenere il cambiamento.