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Kazakistan: sulla strada della vera indipendenza da Mosca

Kassym-Jomart Tokayev stravince le elezioni in Kazakistan, riconfermando il mandato; Tokayev inaspettatamente condannò l'offensiva Russa in Ucraina minando i già precari rapporti con la Russia, logorati dai tentativi del Presidente Tokayev di ottenere una indipendenza sostanziale dalla Russia oltre che formale.

Kassym-Jomart Tokayev primeggia sugli avversari, lo annuncia la commissione elettorale Kazaka, con l’81,3% contro una media di circa il 2,5% degli avversari Tokayev è il nuovo presidente del Kazakistan e le relazioni con Mosca potrebbero risentirne.

Chi è il presidente Kazako: Kassym-Jomart Tokayev

In principio il Presidente Tokayev assunse la carica di capo del governo grazie ad un cavillo costituzionale, il 19 marzo 2019 infatti, l’allora presidente Nursultan Nazarbayev annunciò le sue dimissioni, secondo la Costituzione del Kazakistan, in caso di cessazione anticipata dei poteri, il Presidente del Senato diventa Presidente fino alla fine del mandato precedente.

Fu proprio il presidente russo Vladimir Putin uno dei primi leader stranieri a congratularsi con Tokayev, invitandolo a visitare Mosca in una conversazione telefonica congiunta con lui e Nazarbayev; subito dopo fu la volta del governo cinese che descrisse Tokayev come un “vecchio amico” e un “buon alleato”.

Durante la sua presidenza, ha promulgato diverse riforme nel tentativo di modernizzare il Kazakistan aumentando i salari dei lavoratori, abolendo la pena capitale, liberalizzando i prezzi e decentralizzando il governo locale.

Nonostante tutto è sempre bene ricordare che la governance di Tokayev è stata, rimane e con tutta probabilità rimarrà di matrice autoritaria e con reiterate violazioni dei diritti umani.

I rapporti odierno tra Russia e Kazakista

Il nono Paese più grande del mondo e la Repubblica più estesa tra quelle che si sono rese indipendenti dalla Russia, inoltre tra tutte le nazioni facenti parte dello spazio postsovietico, nessuna ha condannato più l’invasione Russa ai danni dell’Ucraina più del Kazakistan.

Il 2 gennaio 2022 sia nella capitale Kazaka Nur-Sultan, che in tutto il paese asiatico a causa dell’aumento dei prezzi sul consumo del gas energetico, degli alimentari e della benzina per il trasporto. Un gruppo di cittadini kazaki ha attaccato dei palazzi del governo, in questa occasione il governo Kazako avrebbe ricevuto un contingente di supporto da Mosca nel tentativo di ristabilire l‘ordine civile.

Dalla capitale russa l’opinione dominante sarebbe stata quindi quella di ricevere consensi da parte del governo Kazako una volta attuata l’offensiva verso KievTokayev invece avrebbe continuato a manifestare una certa indipendenza, continuando a liberarsi della coorte di fedelissimi dell’ex presidente, Nursultan Nazarbayev, indicendo elezioni anticipate per il parlamento, elezioni appena stravinte a conferma del supporto del popolo Kazako alle iniziative indipendentiste del governo.

Con l’inizio delle ostilità in Ucraina invece, Tokayev dichiarò che il suo paese non avrebbe acconsentito ad aggirare le sanzioni internazionali nei confronti di Mosca e ha rifiutato di riconoscere le repubbliche autoproclamate di Lugansk e Donetsk ed i referendum con i quali a settembre Mosca avrebbe preteso di ratificare l’annessione dei territori occupati in Ucraina.

L’obbiettivo primario nei primi giorni di guerra sarebbe stato quello di assicurarsi che nessuno dei suoi cittadini in territorio russo, o con doppia cittadinanza, rischiasse di essere richiamato fra i riservisti, in seguito alla mobilitazione parziale lanciata dal Cremlino nelle prime ore.

Allo stesso tempo, ha voluto aprire le porte ai cittadini russi, con una mossa di sostegno che combina sia la convenienza logistica che quella politica. Tokayev avrebbe infatti dichiarato: “dobbiamo prenderci cura dei cittadini russi che vogliono lasciare la Russia e garantire la loro sicurezza. È una questione politica e umanitaria”. stando agli analisti circa 100 mila cittadini russi sarebbero emigrati verso il Kazakistan.

La dipendenza del Kazakistan per il Gas Russo

“Ci sono questioni che richiedono ulteriore coordinamento e persino dei negoziati. In particolare, stiamo parlando della sfera del gas” ha dichiarato Tokayev durante l’incontro con il primo ministro russo Mikhail Mishustin.

Tokayev ha poi aggiunto di averne parlato con il presidente russo Vladimir Putin. “Ho appena detto a Vladimir Putin che ci sono questioni che devono essere discusse, ma assolutamente senza drammi, sono sicuro che raggiungeremo accordi appropriati”.

La via Europea

Il presidente del Kazakistan Kassym-Joomart Tokayev guarda verso il continente europeo per fronteggiare le minaccia derivanti dall’indipendenza Russa, anche se non propriamente verso Bruxelles, è nella Turchia che il governo Kazako ripone le speranze di resilienza nelle sue scelte indipendentiste.

durante il vertice dell’Organizzazione degli Stati turchi a Samarcanda Tokayev avrebbe infatti chiesto solidarietà per affrontare insieme tutte le sfide e le minacce derivanti dalle dinamiche russe, chiedendo di sfruttare al massimo le comunicazioni di trasporto e di transito potando la cooperazione tra i due paesi ad un nuovo livello superiore.

 

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