Da non perdere

Sondaggi politici. L’effetto Schlein e il dramma di Cutro

È lunedì. E come ogni lunedì, vi accompagniamo nella...

Se il Parlamento si trasforma in una tribuna elettorale

Mercoledì è andato in scena alla Camera il question...

Il Presidente cinese Xi Jinping incontrerà Vladimir Putin a Mosca, la Cina si è schierata?

La comunicazione da Pechino è ufficiale, il Presidente a...

17 febbraio 1992. L’arresto di Mario Chiesa dà l’avvio a Tangentopoli

Per la rubrica Hi, Storia!, torniamo al 17 febbraio 1992. L'arresto di Mario Chiesa, un pezzo grosso del Partito Socialista, dava avvio all'inchiesta che ha cambiato l'Italia: Mani Pulite. Buona lettura!

17 febbraio 1992. Milano.

Luca Magni è entrato mille volte in quel palazzo al numero 8 di via Marostica. L’ha fatto ogni volta che la sua azienda ha ricevuto un lavoro in appalto al Pio Albergo Trivulzio. Perché in via Marostica 8 ci sono gli uffici di direzione della casa di cura e di riposo

Il presidente del Trivulzio è Mario Chiesa, esponente di punta del Partito Socialista milanese e amico intimo di Bettino Craxi. “L’uomo del 10%”, come verrà ribattezzato 17 anni dopo.

L’azienda dell’imprenditore monzese svolge i servizi di pulizia al Pio Albergo Trivulzio da due anni. La gara d’appalto la vince sempre lei. Grazie a Mario Chiesa. Che ogni volta gli chiede un riconoscimento: il 10%. “L’uomo del 10%”. E Magni lo versa, quel 10%. Nell’ufficio di Chiesa in via Marostica 8. In due anni, il 10% si traduce in 40 e più milioni di lire. Una cifra enorme. Che per Magni diventa insostenibile.

Pochi giorni prima, il 14 febbraio, Magni si è rivolto ai Carabinieri. È andato in caserma per denunciare Chiesa, per vuotare il sacco. Parla con il comandante e racconta tutto: del Pio Albergo Trivulzio, degli appalti truccati, delle tangenti. Di Mario Chiesa. Il comandante, Roberto Zuliani, lo ha accompagnato dal magistrato. Antonio Di Pietro. Che su Chiesa e sul Pio Albergo Trivulzio stava già indagando. Finalmente può incastrarlo. Insieme al comandante Zuliani, e con l’aiuto di Magni, Di Pietro trova il modo di farlo.

È vero, Luca Magni è entrato mille volte in quel portone. Eppure, è molto agitato. Suda. In mano ha una valigetta. Dentro ci sono 7 milioni di lire in banconote da 100.000. Nel taschino della giacca ha una penna. Ma non è la solita valigetta che porta con sé quando incontra Chiesa. Né la penna è quella che si porta dietro ogni giorno. La valigetta ha una videocamera incorporata nel manico e la penna un microfono. Le banconote sono firmate dal comandante Zuliani e da Di Pietro. Ecco come vogliono prendere Mario Chiesa.

Magni suona il citofono. Il portone si apre. Entra. Prende l’ascensore. Poco dopo di lui, gli uomini di Zuliani lo seguono. Magni bussa alla porta di Chiesa, che lo fa entrare. Si siede. E gli consegna la valigetta. Chiesa la apre. Controlla. Tutto a posto. «Puoi uscire». Magni esce. Chiesa inizia a contare i soldi. Sulla scrivania, un borsone con 35 milioni. Un’altra tangente ricevuta da un altro imprenditore. Ma non fa in tempo a chiudersi la porta che irrompono i carabinieri. «Capitano, quei soldi sono miei». «No, dottor Chiesa, quei soldi sono nostri». Chiesa entra nel panico. Fa finta di sentirsi male e va in bagno. Prova a buttare quei 35 milioni di lire nel water. Purtroppo, ci riesce. Poi viene arrestato. Di fronte al portone di via Marostica 8, lo aspetta in auto Antonio Di Pietro, per portarlo a San Vittore. «L’abbiamo beccato con le mani nella marmellata», dirà qualche ora dopo il magistrato.

Con l’arresto di Mario Chiesa, inizia il terremoto politico che ha cambiato la storia d’Italia: Tangentopoli. Dopo quel giorno, niente sarà più lo stesso.

Articoli Recenti

Sondaggi politici. L’effetto Schlein e il dramma di Cutro

È lunedì. E come ogni lunedì, vi accompagniamo nella...

Se il Parlamento si trasforma in una tribuna elettorale

Mercoledì è andato in scena alla Camera il question...

Il Presidente cinese Xi Jinping incontrerà Vladimir Putin a Mosca, la Cina si è schierata?

La comunicazione da Pechino è ufficiale, il Presidente a...

16 marzo 1978. Il rapimento di Aldo Moro

16 marzo 1978. Roma. Via Mario Fani. Ore 9:00. Parcheggiata...

Anarchia e guerriglia civile in Pakistan: rivolte in nome di “Imran Khan”

Un Tribunale Pakistano ha ordinato alla Polizia di sospendere...

Sparatoria ad Amburgo: attacco alla sala dei Testimoni di Geova in Germania

Secondo le prime ricostruzioni della polizia il movente dell'attentato...

La strage di Cutro: una vergogna italiana

Disgusto. Vergogna. Dolore. Sono queste le parole, con tutto il...

Ucraina: fonti di intelligence americane rivelano il coinvolgimento ucraino nel sabotaggio del “Nord Stream”

Secondo fonti di intelligence statunitensi, le prove raccolte suggerirebbero...

Cina: Dichiarazioni bellicose del nuovo Ministro degli Esteri Qin Gang contro Washington

Il Ministro degli Esteri cinese avverte del potenziale conflitto...

Guerra in Ucraina: Mosca punta sulla Moldavia

La Moldavia, un piccolo paese al confine sud-occidentale dell'Ucraina,...

Newsletter

Meteo

Roma
nubi sparse
18.6 ° C
20.2 °
16.3 °
59 %
2.1kmh
40 %
Mar
18 °
Mer
18 °
Gio
20 °
Ven
19 °
Sab
19 °
Matteo Machet
Matteo Machet
Ho 31 anni e vivo a Torino, città in cui sono nato e cresciuto. Sono profondamente affascinato dal passato, tanto da prendere una laurea in storia - ambito in cui mi sto anche specializzando. Amo leggere, la cucina e la Sicilia, ma tra i miei vari interessi svetta il giornalismo: per questo scrivo articoli di storia, politica e attualità.

Altri Articoli

Sondaggi politici. L’effetto Schlein e il dramma di Cutro

È lunedì. E come ogni lunedì, vi accompagniamo nella lettura e nella comprensione dei dati relativi ai sondaggi politico-elettorali pubblicato dal sito ufficiale dei...

Se il Parlamento si trasforma in una tribuna elettorale

Mercoledì è andato in scena alla Camera il question time, il primo di questa legislatura. Un format piuttosto interessante, un momento di confronto e...

Il Presidente cinese Xi Jinping incontrerà Vladimir Putin a Mosca, la Cina si è schierata?

La comunicazione da Pechino è ufficiale, il Presidente a vita Xi Jinping si recherà a Mosca la prossima settimana, dove intratterrà a porte chiuse,...