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Biografia di Barack Obama

Barack Obama scrisse un libro dal titolo "Dreams from My Father", in cui descrive l'esperienza di crescere da solo con la famiglia della madre, una famiglia di ceto medio-alto e caucasica, nel racconto Obama strappò via i veli di ipocrisia che lo accompagnarono durante tutta l'infanzia; l'infanzia di un bambino che avrebbe segnato per sempre la storia degli Stati Uniti d'America

“La verità è che non ho mai dato troppo credito al destino. Ho paura che il destino possa servire a incoraggiare la rassegnazione nei disperati e l’autocompiacimento tra i potenti.

-Barack Hussein Obama Jr-

L’infanzia di Barack Hussein Obama Jr.

Barack Hussein Obama Jr. nasce a Honolulu (Hawaii, USA) il 4 agosto 1961, figlio di un ex pastore riscopertosi agnostico, di origini keniote e di una studentessa del Kansas, Ann Dunham.

L’infanzia di Barack Jr. verra caratterizzata dall’abbandono del padre, che dopo aver terminato i suoi studi alla Harvard University, avrebbe fatto ritorno in Kenya per non rivederlo mai più, se non una singola occasione decadi più tardi, poco prima di spegnersi nel 1982.

La madre, trovatasi improvvisamente a doversi occupare del piccolo Barack, trova conforto nelle braccia di ex collega universitario, l’indonesiano Lolo Soetoro, con cui si risposò e mise al mondo una nuova vita, la sorellastra di Obama, Maya Kasandra Soetoro-Ng, nata a Giakarta l’anno dopo la morte del padre nel 1993.

Il piccolo Obama avrebbe frequentato le elementari nella capitale Indonesiana fino ai 10 anni, per poi ritornare ad Honolulu, ambendo ad una formazione migliore; in un primo periodo crebbe con i nonni materni, per poi essere raggiunto anni dopo dalla stessa madre e dalla sorellastra.

Gli anni universitari di Barack Obama

Diplomatosi tra i migliori del suo corso, frequenterà da prima l’Occidental College, per venire ammesso successivamente alla Columbia University, indubbiamente uno degli atenei più prestigiosi di tutti gli Stati Uniti d’America; qui conseguirà la sua laurea in Scienze Politiche, specializzandosi nel ramo delle relazioni internazionali.

Fattosi notare nel suo periodo di formazione, conseguita la Laurea, il giovane Obama viene immediatamente reclutato dalla “Business International Corporation” (poi diverrà parte del “The Economist Group”), agenzia fornitrice di notizie economiche di carattere internazionale.

Non sentendosi pienamente realizzato, Obama decide di voler arricchire il suo spirito, prendendo parte e dirigendo un progetto no profit a Chicago, volto alla realizzazione di programmi di apprendistato per i residenti dei quartieri poveri nella metropoli dell’Illinois, in particolare nei quartieri del South Side.

Lascia Chicago nel 1988 per andare ad Harvard, per tre anni, dove approfondisce gli studi di giurisprudenza, diventando nel febbraio 1990 il primo afroamericano nominato presidente della celebre rivista “Harvard Law Review“.

Otterrà il dottorato in scienze giuridiche magna cum laude nel 1991, e l’anno seguente sposerà l’ex first lady Michelle Robinson, avvocato associato di uno studio dove lo stesso Obama avrebbe praticato un tirocinio nel 1989.

Tornerà l’anno successivo, nel 1992 a Chicago, dove diverrà avvocato associato del studio legale Miner, Barnhill & Galland, gruppo particolarmente interessato alla tutela dei diritti civili e promotore della tutela del diritto di voto; contemporaneamente Obama si sarebbe impegnato infatti nella direzione del movimento “voter registration drive”, iniziativa nata con il fine di far registrare al voto quanti più elettori possibili.

L’inizio della carriera politica

L’impegno politico cominciò nel 1992, anno in cui, dopo un’agguerrita campagna elettorale, aiutò il candidato democratico Bill Clinton nelle elezioni presidenziali, portandogli circa 150mila voti.

Nel 1996 Obama fu eletto senatore dell’Illinois dal 13º distretto nel quartiere Hyde Park, nella parte meridionale di Chicago; la notizia di un senatore afroamericano fa subito il giro delle emittenti nazionali, creando grande interesse e curiosità intorno al nome Obama. Tanto da spingere il Partito democratico a nominarlo nel 2003, presidente del Comitato della Sanità e dei Servizi umani del Senato.

ottenuta la nuova carica, Barack Obama non perse tempo per dimostrare la sua particolare attenzione alle famiglie di reddito medio-basso, introducendo importanti sgravi fiscali per le famiglie in diffocoltà, partecipando inoltre alla stesura di una legge volta supportare i residenti incapaci di provvedere al mantenimento di un’assicurazione sanitaria, promuovendo contemporaneamente leggi per aumentare i programmi di prevenzione dell’AIDS e di assistenza alle persone colpite dal virus

Il 10 febbraio 2007 annuncia ufficialmente la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2008. Membro del suo stesso partito e anche lei in corsa per la Casa Bianca è Hillary Clinton, moglie dell’ex Presidente USA. Dopo una lunga cavalcata testa a testa, le primarie si concludono all’inizio del mese di giugno 2008 con la vittoria, non particolarmente inattesa, di Barack Obama.

Lo scontro tra i partiti, quello Democratico e quello Repubblicano, finì ancor prima di iniziare, ad Obama i repubblicani contrastarono John McCain, che nel novembre 2008 segno una della sconfitte più clamorose alle presidenziali americane della storia, garantendo ad Obama la carica di 44° Presidente degli Stati Uniti d’America, dicendo così anche il primo presidente AfroAmericano nella storia degli USA; per essere poi riconfermato per il suo secondo ed ultimo mandato nel 2012, vincendo contro lo sfidante Mitt Romney

I due mandati Presidenziali di Obama

Ogni Presidenza degli Stati Uniti è stata costellata di luci e ombre. Il duplice mandato ricoperto da Barack Hussein Obama non fa eccezione. Oratore elegante e d’indubbia efficacia, Obama ha forse dovuto pagare un pegno alla propria propensione retorica promettendo, o immaginando, più di quanto non fosse concretamente in grado di realizzare.

Tra i fallimenti più tristemente noti dell’amministrazione Obama ricordiamo, la mancata introduzione di controlli veramente rigorosi sulla circolazione delle armi da fuoco in mani private ed il tormentato smantellamento del carcere di Guantanamo per terroristi, del quale non è riuscito a imporre la definitiva chiusura.

Indubbiamente però si distinse per la sensibilità in materia ambientale elevandosi a promotore della Cop21, la Conferenza sui Mutamenti Climatici svoltasi a fine 2015 sotto l’egida dell’Onu a le Bourget, in Francia, e la firma dell’Accordo di Parigi che ne scaturi’.

Mentre il lascito principale della sua politica interna è indubbiamente da ricondurre nel “Patient Protection and Affordable Care Act‘, la riforma sanitaria del 2010 (entrata però in vigore quattro anni dopo, e neppure completamente) alla cui realizzazione Obama si era impegnato fin dalla prima campagna presidenziale.

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