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Lewis Hamilton, la leggenda della Formula 1

Nato in Inghilterra nel 1985, coltiva la passione per i motori fin da piccolo.

Sempre supportato dal padre, a soli 10 anni vince il suo primo campionato nazionale. L’anno della svolta è il 2008: a 23 anni, con la McLaren, conquista il suo primo titolo mondiale. È l’inizio di una carriera leggendaria.

A pari merito con Schumacher, è il pilota con più titoli iridati nella storia della Formula 1. 

Ripercorriamo le tappe più importanti della gloriosa carriera.

Lewis Hamilton, le tappe del successo

Lewis Hamilton, con il numero 44, è da molti considerato il miglior pilota di sempre.

È il 2006 quando inizia ad attirare l’attenzione dei grandi del Motorsport, vincendo il campionato GP2. Grazie a questo successo, il patron della McLaren Ron Dennis, decide di ingaggiarlo per il successivo campionato di Formula 1.

Sin da subito fa capire di che pasta è fatto, nel 2008 vince la gara a Montecarlo, posizionandosi davanti alla Bmw Sauber di Kubica e alla Ferrari di Felipe Massa.

È il suo primo titolo mondiale

Uno dei successi più importanti per il britannico è quello del 2009 a Silverstone, nella sua Inghilterra. Hamilton domina la gara conquistando il primo posto con un vantaggio di un minuto e otto secondi sulla Bmw di Heidfeld, che scivola in seconda posizione.

Ad un inizio trionfale, seguono delle stagioni con poche emozioni. Nel 2013 diventa il pilota ufficiale della Mercedes, con cui scrive una pagina importante nella storia del Motorsport. Con la vittoria di Bahrain vince la gara numero novecento della Formula 1, strappando il successo a Nico Rosberg. È l’inizio del periodo d’oro di Hamilton, infatti, nel 2014 arriva il secondo Mondiale Piloti. 

Il campione inglese non si ferma più. L’anno successivo, nel GP degli Stati Uniti, vince il suo terzo titolo mondiale. L’obiettivo è eguagliare il record di Michael Schumacher, è questa la forza trainante che lo spinge a scrivere la storia. 

Da incorniciare la stagione 2018.

Dopo un deludente piazzamento al quattordicesimo posto nelle qualificazioni, non si perde d’animo e inizia con la progressiva scalata della classifica.  Complice un clamoroso errore di Vettel, Hamilton stupisce tutti, vincendo a sorpresa il Mondiale 2018.  

Quella del 2020 è una stagione difficile ma anche ricca di soddisfazioni. Nonostante il lungo stop dettato dal Covid, arriva il primato per Hamilton, che eguaglia il leggendario Schumacher.

Grazie al memorabile sorpasso su Perez alla Curva numero 12, l’inglese porta a casa il settimo Titolo Piloti. Successivamente, la vittoria nel GP di Sochi, gli consente di raggiungere un nuovo primato: è la vittoria numero 100 in Formula 1.

Riuscirà il campione Inglese a conquistare l’ottavo titolo mondiale, diventando il pilota più vincente di sempre?

Lewis Hamilton, i numeri del britannico 

Il nome Lewis Hamilton resterà per sempre impresso nella storia della Formula 1. Perché?

È l’inglese, insieme a Michael Schumacher, il pilota più vincente della massima categoria di vetture monoposto.

Sono 7 i titoli mondiali vinti, di cui il primo nel 2008 con la McLaren e i restanti 6 con la Mercedes.

Secondo a Schumacher solo per giri veloci conseguiti in gara, Hamilton è il pilota con il maggior numero di record nel mondiale F1. Nel corso del proprio percorso sportivo, ha totalizzato:

  • 168 podi;
  • 97 vittorie;
  • 100 pole position;
  • 73 pole con la Mercedes;
  • 8 vittorie nello stesso GP.

Un cammino trionfale quello di Lewis, che potrebbe essere coronato dal raggiungimento di un altro record. Hamilton, con 177 gare disputate con la stessa scuderia, si trova ad appena 2 punti di distacco da Michael Schumacher, che è il detentore del cosiddetto record fedeltà. 

Non sono solo le grandiose vittorie a rendere la carriera del pilota leggendaria. Quando si parla di Hamilton, è d’obbligo ricordare le sue umili origini. Il britannico, con sacrificio e dedizione, è riuscito a primeggiare in un contesto esclusivo ed elitario, quello della Formula 1.

Lewis rappresenta, infatti, il volto del riscatto sociale: è l’unico pilota di colore ad aver vinto così tanto nella massima competizione. La sua storia ci insegna che niente è impossibile: basta crederci.

 

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