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Sondaggi politici (17-23 aprile). Pd e Lega crescono, Calenda e Renzi si dividono

Ecco i sondaggi della settimana. Per tenersi aggiornati sulle intenzioni di voto e capire come le mosse della politica influenzano le idee dei cittadini. Per capire, in sostanza, l’indirizzo del Paese

È lunedì. E come ogni lunedì, vi accompagniamo nella lettura e nella comprensione dei dati relativi ai sondaggi politico-elettorali pubblicato dal sito ufficiale dei Sondaggi Politici ed elettorali a cura del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’alleanza tra Calenda e Renzi è finita. L’unione tra i due leader, alla fine, è naufragata, com’è già successo ai tempi della comune militanza nel Partito Democratico. È questa la grande novità della settimana, che infatti si riflette nei sondaggi: in quelli effettuati all’inizio della settimana del 10 aprile, i due partiti risultavano ancora appaiati; in quelli più tardi, invece, sono stati sondati separatamente – per questo motivo, abbiamo scelto di utilizzare gli stessi istituti, che in alcuni casi hanno ripetuto i sondaggi due volte in una settimana per questo motivo. Noi, per la nostra media, abbiamo deciso di accomunarli, per un’ultima volta, in modo da rendere la consistenza dei voti verso un “centro” tendente al conservatorismo.

Segna nuovamente un’avanzata il Partito Democratico di Elly Schlein (+0,2%) che nell’ultima settimana si era fermato, e accorcia la sua distanza da Fratelli d’Italia, che resta stabile al 29%. Su questo “immobilismo” del partito di Meloni pesano, e non poco, le recenti posizioni sui temi dell’immigrazione – che il ministro Lollobrigida associa alla teoria complottista della “sostituzione etnica” -: secondo il sondaggio di Termometro Politico, il 51,7% dei 4.100 intervistati non condivide la sua affermazione; anzi, di questi, è ben il 30,7% a pensare che la convivenza tra culture, fino a diventare una società multietnica, non possa che essere un fatto positivo per l’Italia.

Ma, su temi che, negli anni, sono diventati delle bandiere ideologiche, la società si polarizza. Ed è da legge in questo senso la contestuale avanzata della Lega, che anche questa settimana guadagna lo 0,2% e supera ritorna sopra il 9%. Dei tre partiti di governo, infatti, la Lega sembra quello più intransigente, tanto sulla questione migratoria – è proprio la Lega ad aver spinto tanto per l’approvazione dell’emendamento al Dl Cutro che restringe tantissimo la protezione umanitaria -, quanto su altri baluardi identitari, com’è stato sul tema dell’omogenitorialità

Proger IndexResearch per Piazza Pulita

Realizzato il 12 aprile su un campione di 800 interviste

Tecné per agenzia dire

Realizzato tra 13 e 14 aprile su un campione di 1.000 interviste

Termometro Politico per True Data

Realizzato tra 11 e 13 aprile su un campione di 4.000 interviste

SWG per La7

Realizzato tra 12 e 17 aprile su un campione di 1.200 interviste

Quorum per Sky TG24

Realizzato tra 12 e 13 aprile su un campione di 802 interviste

Emg Different per Rai

Realizzato il 13 aprile su un campione di 1.413 interviste

Termometro Politico per True Data (2)

Realizzato tra 18 e 20 aprile su un campione di 4.100 interviste

Demopolis per La7

Realizzato tra 18 e 19 aprile su un campione di 2.000 interviste

Proger IndexResearch per Piazza Pulita (2)

Realizzato il 19 aprile su un campione di 800 interviste

BiDiMedia

Realizzato tra 13 e 14 aprile su un campione di 872 interviste

Media della Redazione di Informazione Politica

Astensionismo

Se fossero rimasti uniti, Azione e Italia Viva avrebbero perso consenso (-0,3%). Ora, sarà interessante vedere come si orienteranno gli elettori del “Terzo Polo”. Una parte, è possibile, che abbia scelto per l’astensionismo, come rileva l’aumento della nostra media rispetto alla settimana scorsa (+0,3%). I sondaggi della prossima settimana, in questo senso, saranno illuminanti.

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