Il Primo Ministro britannico Rishi Sunak rivela, al Lord Mayor of London’s Banquet, la sua innovativa e quantomai realistica visione del mondo; nella sua prima vera vetrina internazionale l’inquilino del 10 di Downing Street ribadisce la necessità di tutelare i valori britannici di “libertà e apertura”, senza tuttavia essere ciechi difronte alle nuove dinamiche internazionali.
I nuovi rapporti tra UK e India
Sunak avrebbe confidato ai microfoni che, a suo modo i vedere, le prospettive di crescita più incoraggianti nel periodo a medio-lungo termine sarebbero da ricercare proprio nell’India che ha dato i natali ai suoi nonni, dichiarando: “Prima di entrare in politica, ho investito nelle imprese di tutto il mondo e le opportunità nell’Indo-Pacifico sono avvincenti”.
Stando alle previsioni fatte dallo stesso Rishi Sunak la regione Indo-Pacifica produrrà oltre la metà della crescita globale già entro il 2050, ricordando che il blocco Europa/America del Nord uniti ne produrranno a malapena un quarto
La costante che Sunak avrebbe ribadito più volte nel suo discorso è che i Leader storici non possono continuare ad ignorare i nuovi protagonisti dello scenario internazionale, riconoscendo tuttavia sempre il più grande pregio del blocco occidentale, il perseguimento costante dei valori di Democrazia, Libertà ed inclusione.
“Come molti altri, i miei nonni sono venuti nel Regno Unito, attraverso l’Africa orientale e il subcontinente indiano, e si sono guadagnati la vita qui. Negli ultimi anni abbiamo accolto migliaia di persone provenienti da Hong Kong, Afghanistan e Ucraina. Siamo un paese che si batte per i nostri valori, che difende la democrazia con le azioni, non solo con le parole”, ha osservato.
La necessaria presa di coscienza sulla Cina
Indubbiamente uno dei temi più caldi per il Premier Britannico Sunak è la questione del colosso asiatico, sull’argomento avrebbe rivelato di voler “evolvere” l’approccio del Regno Unito nei confronti della Cina, prendendo definitivamente le distanze dallo storico slogan che da sette anni a questa parte ha riassunto i rapporti tra le due Nazioni, “Golden age is over“, ovvero l’epoca d’oro è finita.
“Sia chiaro, la cosiddetta ‘epoca d’oro’ è finita, insieme all’idea ingenua che il commercio porterebbe a riforme sociali e politiche. Ma non dobbiamo nemmeno fare affidamento sulla semplicistica retorica della Guerra Fredda. Riconosciamo che la Cina rappresenta una sfida sistemica per i nostri valori e interessi, una sfida che diventa più acuta mentre si muove verso un autoritarismo ancora maggiore”, ha ammonito.
L’ex cancelliere 42enne ha poi voluto riconoscere un imperdonabile ritardo del Regno Unito nel riconoscimento della Cina come cruciale protagonista negli “affari mondiali”, denunciando che ormai da tempo altre economie leader come Usa, Giappone e Australia, hanno smesso di riconoscere al governo di Xi Jin Ping marginalità in materie internazionali.
Sunak ha quindi chiuso il capitolo Cina con la promessa che il Regno Unito riserverà a Pechino maggiore attenzione e consapevolezza: “Insieme gestiremo questa concorrenza sempre più acuta, anche con la diplomazia e l’impegno. Gran parte di questo riguarda il miglioramento drastico della nostra resilienza, in particolare la nostra sicurezza economica”, ha affermato Sunak.
La conferma della posizione pro-Brexit
Una dura e definitiva rottura invece quella con l’Unione Europea, il Premier Sunak ha escluso infine qualsiasi possibilità di riallineamento con il diritto dell’Ue, promettendo però apertura alla collaborazione su temi comuni come il controllo dell’immigrazione irregolare o il supporto dell’Ucraina nel suo conflitto contro la Russia.
Sulla questione Russa Rishi Sunak ha deciso in realtà di spendere qualche parola in più, nel discorso il numero 10 di Downing Street ha condannato fermamente Mosca, rivelando la sua posizione fortemente pro NATO:”Dopo anni passati a spingersi oltre i confini, la Russia sta sfidando i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite” ha rivelato ai microfoni Sunak.
Continuando la presa di posizione citando nuovamente il colosso asiatico: “La Cina sta consapevolmente competendo per l’influenza globale usando tutte le leve del potere statale. Di fronte a queste sfide, il breve termine o il pio desiderio non basta. Non possiamo dipendere da argomenti o approcci della Guerra Fredda, o da semplici sentimentalismi sul passato. Quindi, faremo un salto evolutivo nel nostro approccio”, ha dichiarato.