Biografia di Donald Trump

Chi è l'ex presidente Americano Donald John Trump Senior. La vita, la storia e le passioni della destra americana personificata

La vita e la formazione di Donald Trump

La Grande Mela, il 14 giugno del 1946 ha dato i natali a Donald John Trump Senior, di origini patrilineari Tedesche, il padre Fred è un facoltoso costruttore di New York, arricchitosi investendo e proponendo immobili, in affitto e vendita, per l’emergente middle class americana che negli anni ‘50 e ‘60 ha costruito gran parte della propria ricchezza, costituendo lo strato sociale ed economico prevalente negli Usa.

In età scolastica il giovane Donald non si distinse mai per mitezza di carattere, dopo aver infatti causato diversi disagi alla famiglia, gli fu imposto di frequentare la “New York Military Academy “, con l’intento di impartire al ragazzo una dose necessaria di disciplina, il tentativo inaspettatamente porta ai risultati sperati, il giovane Trump infatti si distinse tra i compagni per carisma capacità di leadership, arrivando ad ottenere il ruolo di capitano della squadra di baseball.

Si iscrisse da prima alla “Fordham University“, per passare quasi nell’immediato alla “Wharton School” dell’Università della Pennsylvania, dove dopo una regolare carriera universitaria si laurea nel 1968, specializzandosi in economia e finanza.

Come il padre, i giovane Donald si affaccia sin Dai tempi dell’università al mondo immobiliare e alle sue ferventi possibilità, durante gli studi infatti prende parte al progetto di rilancio del complesso residenziale Swifton Village, nell’Ohio, a Cincinnati. Dal 34% di occupazione media degli alloggi, la struttura passa al 100% in un solo anno.

L’istinto imprenditoriale permise al rampollo di Brooklyn di uscire indenne dalla crisi dei casinò degli gli anni novanta, business da cui Trump prese le distanze giusto in tempo per non esserne risucchiato; un ulteriore sintomo di genialità imprenditoriale è da riconoscere nella capacità di Donald di trasformare il proprio nome in un brand grazie all’influenza del programma TV “The Apprentice”, un programma del 2004 in cui i vari aspiranti devono riuscire a colpire il ricco imprenditore per diventarne i suoi stagisti.

Le passioni di Donald Trump

Gli interessi dell’imprenditore newyorkese tuttavia non si sono mai limitati a mere questioni economiche e finanziarie delle aziende di famiglia, Trump infatti avrebbe sviluppato negli anni diversi interessi, sviluppò infatti una grande passione per il wrestling.

Grazie alla sua amicizia con il proprietario della World Wrestling Entertainment inoltre, Trump ospitò alcune edizioni del WrestleMania nel suo Trump Plaza. Nel 2013 il nome di Donald Trump sarebbe poi stato inserito nella WWE Hall of Fame, come riconoscimento all’amore dimostrato verso questo sport.

Più nota al grande pubblico è la passione dell’imprenditore per il cinema e per la celebrazione di se stesso in esso, nel 1998 appare nel ruolo di se stesso per il film di Woody Allen, Celebrity, ma il pubblico americano imparò a conoscerlo per la prima volta solo nel suo programma del 2004.

La carriera politica di Donald Trump

Negli anni 2000 e 2010 comincia a interessarsi sempre più alla politica, ufficializzando pubblicamente il suo coinvolgimento  nel corso di una nota trasmissione televisiva, il “Larry King Live“, nel settembre 2008, annunciando il suo sostegno al Senatore Repubblicano John McCain, in lizza per le presidenziali (poi battuto da Barack Obama).

L’opinione pubblica americana si convinse nella corsa alle presidenziali del 2012 di Trump, indiscrezioni che il costruttore smentì prontamente sostenendo di non ambire alla Casa Bianca, posizione che crollò il 16 giugno 2015, quando Donald Trump annuncia formalmente la propria candidatura alle elezioni presidenziali del 2016.

Inizia negli Stati Uniti d’America una tumultuosa sequenza di dibattiti e controversie, anche in seno al partito Repubblicano, inizialmente titubante nel presentarlo come candidato; nel mese di luglio diviene tuttavia ufficialmente il candidato repubblicano alla Presidenza, per succedere ad Obama, sul fronte opposto il Partito Democratico mette in campo uno deo suoi nomi di punta, Hilary Clinton.

Donald J. Trump diviene il 45° Presidente degli Stati Uniti d’America l’8 novembre 2016, smentendo pronostici e opinione pubblica e battendo la temibile avversaria Clinton; gli anni della presidenza saranno costernati da scandali e tensioni che culmineranno in diverse inchieste ed richieste di impeachment.

Il 1º giugno 2017 annuncia il ritiro degli USA dall’accordo di Parigi, confermando la sua anacronistica posizione nei confronti dei cambiamenti climatici, la decisione diede inizio all’intensificarsi delle tensioni con il vecchio continente, che oltre oceano denunciava l’impossibilità di attuare politiche ambientali efficaci senza lo storico alleato americano.

Nel giugno del 2018 incontra il leader nordcoreano Kim Jong-un a a Singapore in uno storico incontro, con la missione di attenuare il diverbio con la Korea del sud, cercando di convincere il dittatore ad abbandonare il progetto di proliferazione nucleare per dare inizio ad un periodo di più stretta collaborazione.

Tuttavia il cavallo di battaglia del Presidente Trump, sin dalla campagna elettorale, si traduce nella battaglia contro l’immigrazione, in linea con le destre di tutto l’occidente; storicamente l’ex presidente bramava un muro lungo tutto il confine settentrionale per impedire l’immigrazione clandestina proveniente dal Messico, ma il culmine delle sue politiche protezionistiche e nazionaliste si potrebbe riscontrare nella la proposta di impedire l’accesso agli USA a tutti i mussulmani provenienti da nazioni estere, proposta partorita immediatamente dopo gi attentati di Parigi del 2015, come reazione spropositata alla minaccia terroristica.

Corsa alle Presidenziali 2024

“Mi candido perché credo che l’America non abbia ancora visto la vera gloria“. Ha detto Donald Trump, parlando dalla sua tenuta di Mar-a-Lago, annunciando la sua candidatura alle presidenziali del 2024. “Il ritorno dell’America comincia oggi – ha aggiunto – saremo una grande nazione di nuovo”.

Definendosi una “vittima” per le inchieste che lo riguardano, ha lamentato di essere più perseguitato di Al Capone. Quanto a Biden, “Ha distrutto l’economia americana, noi costruiremo rapidamente la più grande economia della storia, lo abbiamo fatto due volte. Farò in modo che Biden non abbia altri quattro anni”.

Presentando la sua candidatura alla Casa Bianca per il 2024, Donald Trump ha scommesso ancora una volta che il partito repubblicano alla fine, seppur recalcitrante, si allineerà dietro la sua leadership.

 

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